Oggi sarò silenzio
poiché taciuto è il mondo
arresa è la sete
e la vittoria ha il sapore di Primavera
tacito bene
raccontami il male
raccontami il mare
che si nascose a Giunone e alla sua ira
pianti di Venere in soli ardenti
persino il servo torna
agognata mensa
prelibatezze astrali
nutriamoci dell’universo
e dei suoi mondi
pubblico scosso
come il prezzemolo avanzato
giullari aprono la nostra parata
ci addormentiamo nel silenzio
convivendo con l’eterno