La guerra dei nostri nonni di Aldo Cazzullo

Tra i libri che ho letto con più interesse lo scorso anno, la Guerra dei nostri nonni di Aldo Cazzullo è quello che più mi ha impressionato.

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Ho scelto di leggere questo libro dopo aver visto una intervista di Corrado Augias all’autore e ne sono proprio felice.

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Questo libro appassiona e coinvolge come pochi, ma riesce al contempo a descrivere attraverso stralci di vita quotidiana, quell’orrore che deve essere stata la prima guerra mondiale.

In particolare mi è piaciuta questa lente di ingrandimento sugli uomini e sulle donne che hanno preso parte, volontariamente o meno, al conflitto perché è molto atipica. Di norma infatti quando si parla di Prima Guerra Mondiale risuonano sempre i grandi nomi come Cadorna, ma questo volume invece si concentra sui milioni di nessuno, che hanno perso o speso la propria vita lì, in quell’inferno.

Non esagero con questi confronti biblici nel descrivere il fronte come la dimora di Lucifero. I racconti e le testimonianze sono impressionanti e rimane comprensibile cosa spingeva alcuni a voler morire. Ma il valore, il coraggio e la tenacia di resistere per una patria allora disunta, questo mi sciocca, glorificando quelle che sento come radici.

Un’altra cosa che ho amato di questo libro è la multi-dimensionalità con la quale Cazzullo presenta le storie.

Soldati, eroine di guerra, nemici, sante e puttane, poeti e fatti noti e meno noti, caratterizzano questo libro snello e veloce.

Consigliato sinceramente a tutti.

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