Odore mediterraneo al fronte

Prato giallo, sapore di papaveri

chiamo il tuo nome

in questa testa vanitosa

tenero assaggio di Maggio

come fossero pesche

come fossero le tue labbra

le tue parole, la voce

rotta

riprendo aria in questa corsa

non conosco la tua distanza

nè la rotta

si alzano albe senza tramonti

notti in bianco

orizzonti disegnati

nella tua orma

di un caldo pomeriggio

ancora aria

ancora aria

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