Prato giallo, sapore di papaveri
chiamo il tuo nome
in questa testa vanitosa
tenero assaggio di Maggio
come fossero pesche
come fossero le tue labbra
le tue parole, la voce
rotta
riprendo aria in questa corsa
non conosco la tua distanza
nè la rotta
si alzano albe senza tramonti
notti in bianco
orizzonti disegnati
nella tua orma
di un caldo pomeriggio
ancora aria
ancora aria
L’ha ribloggato su Sirena Guerrigliae ha commentato:
Bellissima!
Stupenda!!!
Grazie mille Emilio